Con delibera n.4 del 12 marzo 2025, il Consiglio Comunale di Monghidoro ha approvato l’adesione alla Comunità Energetica Rinnovabile dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese, costituita il 14 ottobre 2024 da 11 comuni assieme all’Unione dell’Appennino bolognese.
La sindaca di Monghidoro, Barbara Panzacchi, e l’amministrazione comunale hanno deciso di entrarne a far parte, oltre che per motivi socio-ambientali indirizzati ad una transizione energetica, anche grazie alla partecipazione al progetto pilota Encom Hub, cofinanziato dal programma LIFE della Commissione europea che ha lo scopo di promuovere la creazione e lo sviluppo di comunità energetiche gestite da cittadini, PMI e autorità pubbliche in Francia, Spagna, Italia e Bulgaria.
Nella giornata di lunedì 14 aprile, presso la Sala conferenze del Municipio di Monghidoro, si è inoltre svolto l’incontro “Conosciamo la CER” per la presentazione della Comunità alla cittadinanza.

“Comunità Energetiche Rinnovabili: il MASE proroga la scadenza per il contributo del 40% al 30 novembre 2025”
Il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE), con il Decreto n. 59 del 28 febbraio 2025, ha ufficialmente prorogato al 30 novembre 2025 il termine per accedere ai contributi del PNRR destinati all’installazione di nuovi impianti, alimentati da fonti rinnovabili, realizzati nell’ambito delle Comunità energetiche Rinnovabili (CER).
Grazie a questa proroga, chi vive in un piccolo comune ha più tempo per valutare se avvalersi di questo particolare sostegno economico per installare un impianto fotovoltaico e diventare parte di una CER.
Questi incentivi si inseriscono nell’ambito della Missione 2, Componente 2, Investimento 1.2 del PNRR, con l’obiettivo di favorire la transizione energetica, l’autosufficienza energetica locale e la partecipazione attiva dei cittadini nella produzione e condivisione dell’energia.
Come previsto dal DM del 7 dicembre 2023, n. 414, potranno essere quindi finanziati gli interventi di nuova costruzione o di potenziamento di impianti alimentati da fonti rinnovabili, in Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, inseriti all’interno di configurazioni di comunità energetiche rinnovabili (CER). Il contributo ammonta al 40% della spesa ammissibile e presuppone l’entrata in esercizio entro diciotto mesi dalla data di ammissione al contributo e comunque non oltre il 30 giugno 2026.”
ISCRIVITI alla COMUNITÀ ENERGETICA RINNOVABILE DELL’UNIONE DEI COMUNI DELL’APPENNINO BOLOGNESE
Il 14 ottobre 2024 è stata costituita la Comunità Energetica Rinnovabile (CER) dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese, nei mesi immediatamente successivi, si sono tenuti incontri per fare conoscere i benefici ed i vantaggi di questa modalità associativa orientata a fornire benefici ambientali, economici e sociali a livello di comunità.
Ora i tempi sono maturi per inaugurare una nuova fase che vede l’effettivo avvio della CER tramite il coinvolgimento diretto di cittadini e soggetti privati che vivono nel nostro Appennino.
Questo volantino, oltre a contenere informazioni e contatti per informazioni riguardanti la CER e la sua costituzione, rappresenta una utile linea guida sulle modalità di adesione.
Se l’impianto è stato allacciato alla rete prima del 14 ottobre 2024 (data di costituzione della CER) non è possibile usufruire della tariffa incentivante.
La costituzione della Comunità Energetica Rinnovabile (CER) dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese
In data 30 settembre 2024, il Consiglio dell’Unione ha deliberato all’unanimità la costituzione della Comunità Energetica Rinnovabile (CER) dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese, il cui atto costitutivo è fissato per il 14 ottobre p.v. grazie al finanziamento della Regione Emilia- Romagna (Bando Pr Fesr 2021-2027, priorità 2, azione 2.2.3 – “BANDO PER IL SOSTEGNO ALLO SVILUPPO DI COMUNITA’ ENERGETICHE RINNOVABILI”).
L’Associazione riconosciuta – questa la forma giuridica individuata per la CER, dunque un organismo aperto alle adesioni di chiunque abbia i requisiti per aderire – aiuterà a promuovere il processo di transizione energetica del territorio dell’Unione, contribuendo alla lotta contro l’emergenza climatica e alla costruzione di un nuovo modello di organizzazione sociale basato su produzione e consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili.
L’obiettivo principale dell’Associazione è fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità agli associati, promuovendo l’installazione di impianti a fonte rinnovabile, la condivisione della energia prodotta e la riduzione dei costi energetici degli associati all’interno degli ambiti territoriali delimitati (ai sensi degli articoli 14 e seguenti del codice civile, per le finalità di cui all’art. 31 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199).
